SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
carrozza cominciò a tremare, a tremare, quasi impaziente di mettersi in moto. Il Mago montò in serpe, prese tra le mani una rotella infissa a un'asta
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testa! - voltò le spalle e scappò via. Il secondo, spavaldo, si impostò su le gambe, armò l'arco, tese il braccio, prese la mira, e, tutt'a un tratto
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. Così, un giorno, tutti di accordo, rifiutarono di imitarlo. Il Re montò sulle furie. Se la prese coi Ministri: - A questo modo mi fate rispettare? E
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! Male e malanno a chi ti suggellò! Suggello strappati! Serratura schiantati! E picchierai su lo scatolino con un ciottolo, senza tremare. Saetta prese un
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piangere come un bambino. Invece di ritornare al castello, prese alloggio nel villaggio vicino, e ogni giorno, a ora fissa, andava al beveratorio per
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s'inginocchiò, baciò con umiltà la punta dello zoccoletto, lo prese con due dita ... e tirò, tirò, dolcemente. Appena il Re e la Regina seppero che una ragazza
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! Non vede le mie mani? Ahi! Ahi! Il Principe si chinò, prese con un po' di cautela il vasetto e lo rimise su lo zoccolo di marmo dov'era. Non sentì
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... Picchiò, e la vecchia gli aperse sùbito. Lo prese per mano ... Il vostro uffiziale, no; un contadino, sì. - E che c'entra il Reuccio? - Maestà ... Il
Accademia della crusca
